Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43324 del 22 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43324PEN

Massima

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Il possesso consapevole di beni di provenienza furtiva, con omessa o non attendibile indicazione della loro origine, costituisce prova sufficiente dell'elemento soggettivo del reato di ricettazione, in quanto tale comportamento è logicamente spiegabile solo con un acquisto di mala fede. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità dell'imputato e la quantificazione della pena, gode di ampia discrezionalità, il cui esercizio non può essere sindacato in sede di legittimità se non in presenza di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione. Il giudice di legittimità, infatti, è tenuto a verificare esclusivamente la correttezza formale e logica dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di merito, senza poter procedere a una diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, la cui apprezzamento è riservato in via esclusiva al giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO ((omissis)) - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. AL. YA. AM. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 10/03/2003 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Me. Al. Ya. Am. rico…

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