Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato deve essere rilasciato o rinnovato anche in presenza di nuovi rapporti di lavoro instaurati successivamente alla presentazione della domanda, qualora il richiedente abbia dimostrato di aver svolto attività lavorativa in passato e di aver intrapreso una nuova attività, fornendo idonea documentazione a supporto, come i contratti di lavoro e i relativi versamenti contributivi. L'amministrazione non può rigettare la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per il solo fatto che il richiedente non abbia documentato il reddito da lavoro prodotto negli anni precedenti, senza valutare adeguatamente le nuove circostanze sopravvenute e rappresentate dall'interessato, in ossequio al principio di cui all'art. 5 del d.lgs. n. 286/1998 e all'obbligo di motivazione di cui all'art. 3 della l. n. 241/1990. Il giudice amministrativo, in sede di sindacato sull'operato dell'amministrazione, deve verificare la completezza e la congruità della motivazione del provvedimento impugnato, annullandolo qualora ritenga che l'amministrazione non abbia adeguatamente considerato gli elementi sopravvenuti e rilevanti ai fini del rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.