Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36180 del 8 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:36180PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. sussiste quando la condotta violenta e prevaricatrice del reo nei confronti dei familiari conviventi si caratterizza per la sua continuità e sistematicità, anche in assenza di lesioni gravi o gravissime, essendo sufficiente la reiterazione di atti di violenza fisica o morale idonei a cagionare sofferenze e umiliazioni tali da compromettere l'equilibrio psico-fisico della vittima. Ai fini della configurabilità del reato, non rileva che la vittima abbia tenuto un comportamento ritenuto "sregolato" o che abbia intrattenuto relazioni extraconiugali, in quanto tali circostanze, ove anche provate, non possono giustificare o scusare la condotta violenta e prevaricatrice del reo, che deve essere valutata autonomamente sulla base degli elementi oggettivi e soggettivi del fatto. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato, compresa l'attendibilità delle prove testimoniali, rientra nell'esclusiva competenza dei giudici di merito, la cui decisione è incensurabile in sede di legittimità se sorretta da motivazione logica e immune da vizi logici rilevanti ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. e), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO ((omissis)) - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CI. CA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2370/2003 CORTE APPELLO di CATANIA, del 06/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 24/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Volpe G., che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Avverso la sentenza con cui il 6.11.2009 la Corte d'a…

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