Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15474 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15474SENT

Massima

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La pubblica amministrazione, nell'esercizio dei propri poteri organizzativi e di indirizzo politico-amministrativo, può legittimamente revocare in autotutela un avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarichi di esperti, anche in presenza di una procedura di selezione già avviata e di candidati ritenuti idonei, qualora sopravvengano valide e motivate ragioni di pubblico interesse che rendano inopportuna la prosecuzione della procedura. Tali ragioni possono consistere in modifiche normative che incidano sull'oggetto e sulle modalità di conferimento degli incarichi, determinando un mutamento delle esigenze dell'amministrazione in termini di professionalità da acquisire. Fino al perfezionamento della fase finale di conferimento dell'incarico, i partecipanti alla procedura selettiva vantano una mera aspettativa qualificata, tutelata nelle forme dell'interesse legittimo, alla conclusione dell'iter di nomina, senza che possa configurarsi un diritto soggettivo all'assunzione. In tali ipotesi, l'amministrazione può esercitare il potere di revoca senza essere tenuta all'applicazione delle garanzie partecipative previste dalla legge n. 241/1990, salvo che non siano sorte posizioni di interesse qualificato e differenziato in capo ai partecipanti, tali da rendere necessaria la comunicazione di avvio del procedimento di autotutela. Tuttavia, anche in presenza di tali posizioni, il mancato avviso di avvio del procedimento non determina l'annullabilità del provvedimento di revoca qualora l'amministrazione dimostri che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello adottato.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2024

N. 15474/2024 REG.PROV.COLL.

N. 15303/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15303 del 2023, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Istruzione e del Merito, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

- del Decreto del Ministro dell'istruzione e del merito prot. n. 125 del 27 giugno 2023, …

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