Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9198 del 17 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9198PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di istigazione alla corruzione di cui all'art. 322 c.p. si configura quando la condotta del soggetto agente, pur non integrando gli estremi della più grave fattispecie corruttiva, sia caratterizzata da adeguata serietà e idoneità a turbare psicologicamente il pubblico ufficiale, inducendolo a percepire la finalità illecita dell'offerta o della promessa di utilità. A tal fine, non è necessaria una precisa quantificazione dell'utilità promessa, essendo sufficiente che emerga in modo chiaro e privo di possibili fraintendimenti la prospettazione della possibilità per il pubblico agente di ricevere un vantaggio in cambio di un atto contrario ai propri doveri d'ufficio. Ciò in quanto tale condotta contiene già gli elementi propedeutici all'evoluzione nella più grave fattispecie corruttiva, giustificando l'anticipazione della risposta punitiva. Pertanto, la mera offerta o promessa di donativi, anche di modesta entità, può integrare il delitto di istigazione alla corruzione qualora risulti connotata da adeguata serietà, valutata in relazione alle condizioni dell'offerente e alle circostanze di tempo e luogo, e sia idonea a turbare psicologicamente il pubblico ufficiale, inducendolo a percepire la finalità illecita della condotta. In tali casi, la condotta è punibile a prescindere dall'effettiva realizzazione del più grave reato di corruzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. AMOROSO Maria C. - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/2/2021 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere Dr. Paolo Di Geronimo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Dall'Olio Marco, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnata sentenza, la Corte di appello di Torino confermava la…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.