Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12177 del 25 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:12177PEN

Massima

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La confisca di un bene intestato formalmente a un soggetto terzo rispetto al condannato è legittima quando il giudice, sulla base di elementi fattuali gravi, precisi e concordanti, accerti che il bene sia in realtà nella disponibilità effettiva del condannato, nonostante la fittizia intestazione a terzi. Il giudice deve valutare attentamente la documentazione prodotta dal terzo intestatario, come eventuali finanziamenti o bonifici, per verificare se essa sia idonea a dimostrare la disponibilità della provvista necessaria per l'acquisto del bene, tenendo conto anche della proporzionalità tra i redditi del condannato e dei suoi familiari conviventi e il valore del bene confiscato. Ove tali elementi fattuali siano adeguatamente motivati, la confisca è legittima anche in assenza di una formale intestazione del bene in capo al condannato, essendo sufficiente che il giudice accerti la disponibilità effettiva del bene in suo capo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. PA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2028/2009 GIP TRIBUNALE di NAPOLI del 26/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 17.11.2009 il Gip del Tribunale di Napoli, quale giudice dell'esecuzione, respingeva l'istanza avanzata da Ri. Pa. volta ad ott…

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