Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26226 del 18 settembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:26226PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale deve essere fondato su una valutazione oggettiva di fatti sintomatici della condotta abituale e del tenore di vita del proposto, desunti anche da precedenti penali, recenti denunce per gravi reati, frequentazioni di pregiudicati e soggetti sottoposti a misure di prevenzione, nonché altre manifestazioni contrastanti con la sicurezza pubblica, in modo da esaminare globalmente l'intera personalità del soggetto. Tale valutazione deve essere attuale al momento dell'applicazione della misura, senza che sia sufficiente il mero riferimento a fatti risalenti nel tempo, pur se penalmente rilevanti, dovendosi altresì considerare il periodo di eventuale detenzione cautelare o espiazione di pena, al fine di verificare l'effettiva persistenza della pericolosità sociale. Tuttavia, la violazione del dovere di astensione da parte del giudice, pur costituendo causa di incompatibilità, non determina di per sé la nullità del provvedimento adottato, ma può essere fatta valere soltanto mediante la specifica procedura di ricusazione prevista dal codice di rito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso il decreto n. 1/2019 della Corte di Appello di Reggio Calabria in data 22/02/2019;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Letto il parere del P.G., nella persona della Dott.ssa CESQUI Elisabetta, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 19/01/2018 la Corte d'Appello di Reggio Calabria, Sezione Misure di Pr…

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