Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 327 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:327SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto quest'ultima ha dichiarato di essere stata assunta con contratto a tempo indeterminato, venendo così meno l'interesse originario all'annullamento degli atti impugnati. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, sopravvenuto nel corso del giudizio, comporta la declaratoria di improcedibilità del ricorso, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c), del codice del processo amministrativo. Tale principio si fonda sulla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di un interesse sostanziale della parte, che cessa di sussistere per fatti sopravvenuti. La compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti è disposta in assenza di specifiche deduzioni contrarie della pubblica amministrazione resistente, in applicazione del criterio della soccombenza virtuale. Il giudice amministrativo, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, ordina l'esecuzione della sentenza da parte dell'autorità amministrativa, in conformità al principio di leale collaborazione tra poteri dello Stato.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/03/2020

N. 00327/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00327/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 327 del 2019, proposto da
Rossana De Maio, rappresentata e difesa dall'avvocato Antonio Maria Di Leva, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Azienda Sanitaria Locale di Avellino, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Mariarosaria Di Trolio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Avellino, via degli Imbimbo 10;
Nicola Sarnataro, Rita Cardone, Rosanna Barra non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

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