Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1226 del 2021

ECLI:IT:TARLE:2021:1226SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di un'opera edilizia abusiva, in quanto atto vincolato e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, né la previa comunicazione di avvio del procedimento o altre garanzie partecipative, in quanto non è configurabile alcun apporto collaborativo del destinatario in grado di condurre ad una diversa conclusione della vicenda. L'ordine di demolizione è infatti dovuto e inderogabile, non ammettendo deroghe neppure nell'ipotesi in cui intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino, in quanto l'unico presupposto è costituito dalla constatata esecuzione dell'opera in totale difformità o in assenza del titolo abilitativo. Ai fini della qualificazione di un'opera come abusiva, non rileva la sua precarietà strutturale o amovibilità, ma la sua destinazione funzionale e l'interesse finale al cui soddisfacimento essa è diretta, sicché solo le opere agevolmente removibili e funzionali a soddisfare una esigenza oggettivamente temporanea, destinata a cessare dopo un breve lasso di tempo, possono dirsi di carattere precario e, in quanto tali, non richiedenti il permesso di costruire; diversamente, le opere destinate ad una utilizzazione perdurante nel tempo, anche se realizzate con materiali facilmente amovibili, devono essere considerate come interventi di nuova costruzione soggetti al regime del permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/07/2021

N. 01226/2021 REG.PROV.COLL.

N. 02942/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2942 del 2015, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Lecce, via Zanardelli n. 7;

contro

Comune di Lizzano, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia

per l’annullamento

dell’Ordinanza n.-OMISSIS-, recante ingiunzione di demolizione, emessa dal Responsabile dell’U.T.C. del Comune di Lizzano e notificata in…

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