Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8765 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:8765SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di cessazione di un'attività intrapresa abusivamente può essere legittimamente revocato o annullato dall'amministrazione competente qualora venga successivamente rilasciata l'autorizzazione all'esercizio della medesima attività, facendo così venir meno l'interesse del privato a proseguire il giudizio impugnatorio. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti in ragione della peculiarità della vicenda processuale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'annullamento di un provvedimento di cessazione di un'attività abusiva può essere legittimamente disposto dall'amministrazione qualora successivamente venga rilasciata l'autorizzazione all'esercizio della medesima attività. In tale ipotesi, il venir meno dell'interesse del privato a proseguire il giudizio impugnatorio determina la dichiarazione di improcedibilità del ricorso da parte del giudice amministrativo, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione delle peculiari circostanze del caso concreto. La massima giuridica si fonda sull'esigenza di garantire la coerenza e l'effettività dell'azione amministrativa, evitando che provvedimenti di cessazione di attività vengano mantenuti in vita nonostante il successivo rilascio delle necessarie autorizzazioni. Ciò consente di tutelare adeguatamente la posizione del privato, senza peraltro gravare l'amministrazione di oneri procedimentali e processuali ulteriori rispetto a quelli strettamente necessari. La compensazione delle spese di giudizio, infine, riflette l'equità della soluzione adottata, in considerazione della peculiarità della vicenda processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio

(Sezione II ter)

composto dai Sigg.ri Magistrati:
Michele PERRELLI - Pres.
Paolo RESTAINO - Cons. Rel.
Antonio AMICUZZI - Cons.
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 11236/98 proposto dalla Soc. Pr. D. Fu. a.s. di An. do. Va. De. To., in persona delle stessa in qualità di suo legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'Avv. Gi. Gr. con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Ro. alla Via Ug. Oj., (...);
contro
il Comune di Ro. in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. An. Ra. con domicilio eletto presso la stessa nella sede dell'Avvocatura comunale alla Via De. Te. Di Gi., (...) (Ca.);
per l'annullamento
della det. dirig. del Comune di Ro. (IV Circoscriz. U.O.A.) n. 885 del 28/7/1998 con cui è stata disposta la cessazione della attività intrapresa abusivamente dalla s…

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