Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20239 del 22 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:20239PEN

Massima

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La competenza funzionale del giudice per la convalida del fermo o dell'arresto, prevista dall'art. 390, comma 1, cod. proc. pen., è collegata al luogo in cui è stato eseguito il fermo o l'arresto e non determina una competenza esclusiva e derogatoria per l'applicazione della misura cautelare, la quale segue le ordinarie regole di competenza per territorio stabilite dagli artt. 8 e seguenti cod. proc. pen. Pertanto, l'eventuale invalidità o inefficacia dell'ordinanza emessa dal giudice della convalida non si estende all'ordinanza applicativa della misura cautelare emessa dal giudice territorialmente competente, in quanto i due provvedimenti sono reciprocamente autonomi. L'obbligo di trasmissione al Tribunale del riesame, previsto dall'art. 309, comma 5, cod. proc. pen., riguarda solo gli atti selezionati dal pubblico ministero a sostegno della richiesta cautelare e gli elementi a favore dell'indagato, senza che sussista l'onere di trasmettere tutto il contenuto del fascicolo processuale, essendo sufficiente che gli esiti delle indagini siano riportati nella relazione di polizia giudiziaria. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309 del 1990, il giudice può desumerli da una pluralità di elementi indiziari, anche diversi dal rinvenimento e sequestro della droga, purché logicamente e coerentemente motivati, senza che sia necessario individuare i singoli contributi causali di ciascun indagato, essendo sufficiente che ciascuno di essi abbia consapevolmente messo a disposizione le proprie competenze infungibili per consentire la realizzazione del programma criminoso. Sussiste la presunzione relativa di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. in presenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309 del 1990, con conseguente applicabilità della custodia cautelare in carcere, salvo che l'indagato non dimostri l'insussistenza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente -

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Relatore -

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ba.Nu. nato il Omissis
avverso l'ordinanza del 25/08/2023 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO
udita la relazione svolta dal Consigliere LUCA SEMERARO; sentite le conclusioni del PG PIETRO MOLINO
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso, udito il difensore
L'avvocato Gi.St., in difesa di BA.NU., insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza del 26 luglio 2023 il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato il fermo disposto in data 22 luglio 2023 dalla Direzion…

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