Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4429 del 2023

ECLI:IT:TARNA:2023:4429SENT

Massima

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Il carattere abusivo di un manufatto edilizio non può essere sanato attraverso la presentazione di una domanda di condono, qualora successivamente alla presentazione della domanda siano stati realizzati ulteriori interventi che abbiano determinato una radicale trasformazione dell'originario immobile. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a rigettare l'istanza di condono e ad ordinare la demolizione dell'intero manufatto, non essendo possibile "salvare" le sole parti coperte dal condono mediante la demolizione delle opere abusive successive. Ciò in quanto la trasformazione del bene oggetto di condono non è ammessa al di fuori di quanto stabilito per il solo completamento dall'art. 35, comma 14, della legge n. 47/1985, rispettando l'iter ivi delineato. Pertanto, la trasformazione eseguita al di fuori di detta procedura determina l'inaccoglibilità dell'istanza di condono, poiché l'intervento successivo comporta un mutamento del bene per il quale era stata chiesta la sanatoria, con opere che hanno realizzato un unicum tipologicamente e sostanzialmente differente, senza che l'originario bene sia più rinvenibile. In tali ipotesi, il lamentato deficit di partecipazione procedimentale non determina l'invalidità dei provvedimenti di rigetto della domanda di condono e di ordine di demolizione, in quanto trattasi di provvedimenti aventi carattere vincolato, il cui contenuto sarebbe stato identico anche in caso di rituale compulsazione del privato. Conseguentemente, il rigetto dell'istanza di condono e l'ordine di demolizione dell'intero manufatto risultano pienamente legittimi.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2023

N. 04429/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02451/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2451 del 2020, proposto da
((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, largo ((omissis)), 71;

contro

Comune di Pozzuoli, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento:

a) del provvedimento del Dirigente della Direzione 5^ del Comune di Pozzuoli prot. n. 31620 del 28.05.2020, notif…

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