Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa Trentino Alto Adige - Trento sentenza breve n. 77 del 2011

ECLI:IT:TRGATN:2011:77SENB

Massima

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Il ricorso proposto dal privato avverso l'ordinanza comunale di demolizione di opere edilizie abusive è dichiarato inammissibile in ragione della pendenza della procedura di sanatoria edilizia avviata dal medesimo privato. Infatti, la presentazione da parte del privato dell'istanza di concessione in sanatoria ai sensi di legge inibisce l'esercizio del potere repressivo dell'Amministrazione e determina, sotto il profilo processuale, la carenza di interesse all'annullamento dell'atto sanzionatorio, in quanto l'Amministrazione dovrà comunque effettuare una rinnovata valutazione della fattispecie, disponendo nuovamente la demolizione qualora accerti l'insussistenza dei presupposti per la sanatoria. Pertanto, la pendenza della procedura di sanatoria edilizia comporta l'improcedibilità del ricorso giurisdizionale avverso l'ordinanza di demolizione, in attesa dell'esito del relativo procedimento amministrativo.

Sentenza completa

N. 00180/2009
REG.RIC.

N. 00077/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00180/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Trento

(Sezione Unica)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 180 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale in Trento, Via Calepina, n. 50

contro

Comune di Mori, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Trento, via Paradisi n. 15/4

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 117 di data 26 giugno 2009 del Responsabile del Servizio tecnico comunale - Ufficio Edilizia Privata - del Comune di Mori, con…

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