Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10057 del 15 novembre 1984

ECLI:IT:CASS:1984:10057PEN

Massima

Massima ufficiale
La circostanza di cui all'art.. 519, secondo comma, n.. 2 cod. pen., relativa alla procedibilità d'ufficio per il delitto di violenza carnale commesso nei confronti di persona minore degli anni sedici dall'ascendente o dal tutore o da altra persona qualificata, non è assorbente della circostanza aggravante dell'abuso di relazione di ospitalità, di cui all'art.. 61 n.. 11 cod. PEN.. la prima, infatti, concerne una qualità personale fiduciaria, di cui si abusa, mentre la seconda consiste in una condizione obiettiva ambientale che agevola la commissione del reato. L'una e l'altra circostanza possono non coesistere, ma, se concorrono, conservano la loro autonomia funzionale: l'una di punibilità del fatto anche in mancanza di querela, l'altra di aggravamento della pena.

Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.