Il rilascio di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative deve avvenire nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e par condicio, mediante l'espletamento di procedure selettive ad evidenza pubblica, in conformità all'art. 12 della direttiva 2006/123/CE e all'art. 37 del codice della navigazione. Le norme italiane che prevedono proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime sono in contrasto con il diritto europeo e devono essere disapplicate. L'amministrazione, nel procedimento di affidamento delle concessioni, deve predeterminare idonei criteri di selezione delle proposte e motivare congruamente e approfonditamente le ragioni di preferenza di una proposta rispetto alle altre, in ossequio ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità. La durata delle nuove concessioni demaniali marittime deve essere limitata e adeguata, senza prevedere il rinnovo automatico, in ragione dell'entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare e sulla base dei piani di utilizzazione delle aree del demanio marittimo predisposti dalle regioni, ai sensi dell'art. 3, comma 4-bis, del d.l. 400/1993, convertito con modificazioni dalla l. 494/1993. Il principio di tutela del legittimo affidamento può giustificare, in via eccezionale e a seguito di una valutazione caso per caso, la proroga di concessioni già rilasciate, solo laddove il concessionario potesse legittimamente aspettarsi il rinnovo della concessione e abbia effettuato i relativi investimenti in un periodo in cui tale aspettativa era giustificata.