La revoca parziale di un provvedimento amministrativo ad efficacia durevole è legittima solo se motivata da sopravvenuti motivi di pubblico interesse o da un mutamento della situazione di fatto o da una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, previa adeguata ponderazione degli interessi in gioco e bilanciamento degli stessi. La revoca non può incidere retroattivamente su rapporti giuridici già esauriti, in quanto l'irretroattività della revoca comporta che gli effetti prodotti dal provvedimento di primo grado restino fermi e validi. Pertanto, la revoca parziale di un provvedimento concessorio di occupazione di suolo pubblico è legittima solo per la parte relativa a future concessioni, mentre è illegittima per la parte che incide su concessioni già esaurite nel loro periodo di efficacia. Inoltre, la modifica della durata di una concessione di occupazione di suolo pubblico e della relativa manifestazione culturale è legittima se motivata dall'esigenza di tutelare il patrimonio culturale e storico della città, nel rispetto delle prescrizioni imposte dalle autorità preposte alla tutela dei vincoli, anche se ciò comporta una riduzione del periodo di svolgimento della manifestazione rispetto a quanto originariamente stabilito, in quanto tale valutazione rientra nel merito dell'azione amministrativa e non è sindacabile in sede giurisdizionale se immune da vizi logici, di ragionevolezza e travisamento dei fatti.