Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 10308 del 6 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10308PEN

Massima

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Il giudice può correggere, ai sensi dell'art. 130 c.p.p., gli errori materiali contenuti nell'intestazione della sentenza, ivi inclusi quelli relativi all'indicazione dei componenti del collegio giudicante, al fine di assicurare la correttezza formale del provvedimento e la sua conformità alla reale composizione del tribunale che lo ha emesso. Tale potere di correzione, di natura meramente formale e non incidente sul contenuto sostanziale della decisione, può essere esercitato d'ufficio in qualsiasi momento, anche successivamente al passaggio in giudicato della sentenza, al fine di garantire l'integrità e l'autenticità del provvedimento giurisdizionale. Il giudice, nel disporre la correzione, deve limitarsi a rettificare l'errore materiale senza introdurre alcuna modifica al testo della decisione, assicurando così la piena corrispondenza tra l'intestazione e la composizione effettiva del collegio che ha pronunciato la sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4103/2012 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 25/09/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI ARIOLLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) procedersi alla correzione.

OSSERVA

Nell'intestazione della sentenza della 2 Sezione penale di questa Corte n. 41075/12, deliberata all'udienza pubblica del 25 settembre 2012, ricorrente (OMISSIS), e' stato erroneament…

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