Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 109 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:109SENT

Massima

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Il mutamento di destinazione d'uso di un immobile, anche senza l'esecuzione di lavori edilizi, costituisce una modifica urbanisticamente rilevante, soggetta al regime del permesso di costruire, qualora intervenga tra categorie funzionali non omogenee. Tale mutamento non può essere considerato una mera "operazione neutra", sanzionabile solo con il pagamento di una sanzione pecuniaria, in quanto incide sull'organizzazione e sull'assetto del territorio comunale prefigurato dagli strumenti di pianificazione urbanistica. L'effettivo insediamento di una nuova destinazione d'uso, per la sua valenza e i suoi effetti "urbanistici", richiede il necessario filtro del maggior titolo abilitativo, con verifica degli standard e quantificazione degli oneri concessori, a prescindere dalla sua astratta compatibilità con la zona di intervento. Pertanto, il cambio di destinazione d'uso da residenziale (A3) a studio medico (A10), in assenza del prescritto titolo edilizio, legittima l'amministrazione comunale a ingiungere la demolizione delle opere, non trovando applicazione le disposizioni che consentono la conversione della sanzione demolitoria in sanzione pecuniaria, in quanto non si verte in ipotesi di mera difformità parziale. L'ordine di demolizione, inoltre, non necessita della previa comunicazione di avvio del procedimento, in considerazione della natura vincolata del potere di repressione degli abusi edilizi.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/01/2020

N. 00109/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00181/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 181 del 2012, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via degli Scipioni, n. 52 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura dell’ente in Roma, via Tempio di Giove, n. 21, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 2081 del 7 ottobre 2011,…

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