Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18449 del 12 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18449PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro probatorio di cose qualificate come corpo del reato deve essere necessariamente sorretto da idonea motivazione, anche in ordine alla concreta sussistenza del presupposto della finalità probatoria perseguita in funzione dell'accertamento dei fatti, ossia dell'assicurazione della prova del reato per cui si procede o della responsabilità dell'autore. In sede di riesame del sequestro probatorio, il Tribunale deve stabilire l'astratta configurabilità del reato ipotizzato, senza svolgere un'attività di verifica in concreto della fondatezza dell'ipotesi accusatoria, ma limitandosi a valutare la congruità degli elementi rappresentati dal pubblico ministero, al fine di verificare se essi consentono di sussumere l'ipotesi formulata in quella tipica. Il Tribunale, pertanto, deve esercitare il proprio potere-dovere di controllo di legalità, tenendo nel debito conto le contestazioni difensive sull'esistenza della fattispecie dedotta ed esaminando l'integralità dei presupposti che legittimano il sequestro, senza instaurare un processo nel processo. La censura relativa alla mancata verifica della sussistenza del "fumus delicti" in concreto, ovvero della coerente corrispondenza tra il fatto manifestatosi e la fattispecie normativa, non può essere accolta, in quanto attiene alla valutazione della fondatezza dell'ipotesi accusatoria, che esula dai limiti del sindacato di legittimità in sede di riesame del sequestro probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. CERVADORO Mirel - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 761/2016 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 29/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;
Letta la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza in data 29.7.2016, il Tribunale del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.