Cassazione penale Sez. II sentenza n. 26227 del 25 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:26227PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di tentata estorsione è configurabile quando la condotta violenta è diretta non solo ad aggirare illecitamente il sistema di tutela legale del credito, ma anche a costringere la vittima, in quanto in tal caso la pretesa alla base dell'azione coattiva perde ogni connotazione di liceità. Pertanto, il ricorso alla violenza, anche se finalizzato a ottenere un indennizzo ritenuto legittimo, integra il reato di tentata estorsione e non il meno grave reato di cui all'art. 393 c.p. (elusione del sistema di tutela pubblica e giudiziale dei diritti). La valutazione della proporzionalità dell'indennizzo richiesto rispetto al danno subito, nonché l'accertamento dell'effettiva esistenza di un credito, rientrano nel giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. Inoltre, la Corte di Cassazione, in sede di controllo della motivazione, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non nei casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione stessa. Infine, le censure relative alla determinazione della pena sono inammissibili se non specificamente dedotte nel ricorso in appello, in quanto il giudice di legittimità non può pronunciarsi su questioni non devolute al suo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n.24/2016 della Corte di Appello di CATANZARO del 31/05/2016;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe COSCIONI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DE MASELLIS Mariella, che ha chiesto dichiarasi inammissibile il ricorso;
udito il difensore Avv. (OMISSIS) per l'imputato Pellicori, che ha ins…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.