Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1447 del 15 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:1447PEN

Massima

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Il delitto di pornografia minorile di cui all'art. 600-ter c.p. si configura quando l'agente, utilizzando minori degli anni diciotto, realizza esibizioni o spettacoli pornografici ovvero produce materiale pornografico, a prescindere dal consenso prestato dal minore, il quale è considerato vittima di una vera e propria degradazione a mero oggetto di manipolazioni. Inoltre, il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. è configurabile anche nel caso in cui il materiale sia stato prodotto con il consenso del minore di anni diciotto, non assumendo rilievo esimente tale circostanza. Ai fini dell'integrazione del reato di pornografia minorile, è necessario che la condotta dell'agente abbia una consistenza tale da implicare il concreto pericolo di diffusione del materiale pornografico prodotto, il quale può essere desunto da elementi sintomatici quali la disponibilità di strumenti tecnici idonei a diffonderlo, il ricorso a una pluralità di minori per la sua realizzazione, l'utilizzo di piattaforme telematiche e social network, nonché la minaccia di pubblicazione delle immagini. Inoltre, la clausola di riserva contenuta nell'art. 600-quater c.p. non opera quando il materiale detenuto sia talmente ingente da doversi escludere che sia stato integralmente prodotto dall'imputato, in quanto la condotta di detenzione si prospetta come autonoma ed ulteriore, sotto il profilo cronologico e naturalistico, ed è dotata di una carica di offensività propria rispetto alle condotte tipizzate dall'art. 600-ter c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 4/07/2016 della Corte d'appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Renoldi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale, Dott. Fimiani Pasquale, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio relativamente al delitto contestato al capo B) e, nel resto, la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
uditi,…

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