Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21967 del 30 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21967PEN

Massima

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Il diritto della persona offesa costituita parte civile di impugnare la sentenza assolutoria dell'imputato per il reato di ingiuria, proposto prima dell'entrata in vigore della legge che ha abrogato tale facoltà, permane anche successivamente all'entrata in vigore della nuova disciplina, in assenza di una specifica norma transitoria che ne preveda l'estinzione. Tale diritto di impugnazione, infatti, costituisce una posizione giuridica soggettiva già maturata in capo alla parte civile, che non può essere pregiudicata dall'entrata in vigore di una nuova normativa, in ossequio ai principi di irretroattività della legge penale sfavorevole e di tutela dell'affidamento del cittadino. La Corte di cassazione, pertanto, annulla senza rinvio il provvedimento che aveva dichiarato inammissibile l'appello della parte civile, disponendone la trasmissione degli atti alla Corte di appello per il giudizio, al fine di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale del diritto leso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SF. GI., N. IL (OMESSO) P.C.;

nel procedimento contro:

GU. Ca., n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 06/12/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA MARIO;

udite le conclusioni di rigetto del S.P.G. Dott. FRATICELLI Mario;

udito l'Avv. ANDREOZZI A., in sost. Avv. ARNONE pe…

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