Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18457 del 10 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18457PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche dalla mera molestia telefonica, senza necessità di comportamenti violenti o minacciosi, quando la condotta risulti idonea a cagionare nella persona offesa un grave e perdurante stato di ansia o di paura, desumibile dalle sue dichiarazioni, dai suoi comportamenti conseguenti e dalle caratteristiche concrete dell'azione criminosa. L'attualità e concretezza delle esigenze cautelari, nonché la proporzionalità della misura della custodia cautelare in carcere, possono essere legittimamente ritenute sussistenti anche in caso di violazione di precedenti prescrizioni meno afflittive, senza che assuma rilievo la mancata adozione da parte della persona offesa di cautele idonee a neutralizzare la prosecuzione dell'azione persecutoria, atteso che l'obbligo di protezione incombe sull'ordinamento e non sulla vittima. Le valutazioni in fatto relative all'entità della violazione delle prescrizioni e all'attendibilità della persona offesa, così come quelle concernenti la proporzionalità e adeguatezza della misura cautelare, rientrano nell'ambito del merito e non possono essere sindacate in sede di legittimità, se sorrette da motivazione logica e immune da vizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 3/12/2021 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pistorelli Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Odello Lucia, la quale ha richiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Roma ha rigettato l&…

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