Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20066 del 14 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20066PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso ai sensi dell'art. 416-bis c.p. può essere desunta da una pluralità di indicatori fattuali, quali i comportamenti tenuti nelle pregresse fasi di "osservazione" e "prova", l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la commissione di delitti-scopo, oltre a molteplici e significativi facta concludentia idonei a fornire sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con riferimento allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. La partecipazione all'associazione è ravvisabile anche nel caso del soggetto che, in seno alla compagine associativa, abbia assolto compiti di trasmissione di informazioni ed ordini dai sodali in libertà a quelli detenuti e viceversa, nonché di riscossione per conto dell'associazione dei proventi illeciti. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari per il reato di associazione mafiosa, il giudice deve procedere ad individuare, in modo particolarmente specifico e dettagliato, gli elementi concludenti atti a cogliere l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione criminosa fronteggiabile soltanto con la permanenza in carcere, evidenziando il perdurante collegamento dell'indagato con l'ambiente in cui il delitto è maturato e, quindi, la sua concreta proclività a delinquere, salvo che emergano elementi istruttori in grado di indurre a ritenere che l'indagato abbia rescisso il legame con l'organizzazione criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlan - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 953/2013 Tribunale del Riesame di Lecce del 3/12/2013;

esaminati gli atti e letti i ricorsi ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. Orlando Villoni;

udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto PG, Dott. POLICASTRO Aldo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha insistito per l&#…

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