Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6977 del 23 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:6977PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche da due sole condotte di minacce, molestie o lesioni, purché reiterate e idonee a cagionare nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità, a prescindere dalla durata complessiva della condotta persecutoria. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, che richiede la volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza necessità della preordinazione delle condotte stesse. Il movente dell'agire è irrilevante ai fini della configurabilità del dolo, di talché il reato non è escluso dalla mera intenzione di presentare delle scuse, qualora queste costituiscano solo l'occasione per proseguire negli approcci molesti, facendo riferimento a episodi mai accaduti, frutto di un'elaborazione ossessiva dell'imputato. La prova dello stato di ansia o di paura denunciato dalla vittima può essere desunta anche dalla natura dei comportamenti tenuti dall'agente, qualora questi siano idonei a determinare in una persona comune tale effetto destabilizzante, secondo la comune esperienza e la comprensibile esasperazione vissuta dalla persona offesa. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente la consumazione anche di uno solo degli eventi alternativamente previsti dall'art. 612-bis c.p., senza necessità che gli atti persecutori si manifestino in una prolungata sequenza temporale, essendo invece necessario che si tratti di atti autonomi e che la reiterazione di questi sia la causa effettiva di uno degli eventi considerati dalla norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE MARZO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/01/2020 della CORTE di APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MIGNOLO Olga, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore dell'imputato, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l…

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