Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27066 del 30 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:27066PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di sorveglianza, nel valutare la concessione di misure alternative alla detenzione come l'affidamento in prova al servizio sociale o la detenzione domiciliare, deve effettuare una prognosi sulla idoneità di tali misure a contribuire alla rieducazione del condannato e a prevenire il pericolo di recidiva, tenendo conto non solo della gravità del reato commesso e dei precedenti penali, ma soprattutto della condotta successiva del soggetto, dei risultati dell'osservazione della sua personalità e della sua evoluzione, nonché della sussistenza di elementi positivi come la stabilità delle condizioni familiari e lavorative, la disponibilità a svolgere attività di rilevanza sociale e l'avvio di un percorso di revisione critica del reato. La mera gravità del reato e la mancata riparazione del danno, in assenza di una valutazione complessiva della personalità del condannato, non possono di per sé giustificare il diniego di tali misure alternative, che devono essere concesse quando risultino idonee a favorire il reinserimento sociale del reo. Inoltre, il giudice di merito deve attentamente esaminare e valutare tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, evitando travisamenti e omissioni, e fornendo una motivazione logica, coerente e completa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S. - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/06/2016 del TRIB. SORVEGLIANZA di TORINO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARCO VANNUCCI;
Lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata, nella sola parte in cui con la stessa e' stata rigettata la domanda di detenzione domiciliare, con rinvio al Tribunale di sorveglianza di Torino per nuovo esame.
RITENUTO IN FAT…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.