Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20428 del 15 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:20428PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di reati in materia di sostanze stupefacenti, ai fini della concessione o del diniego della circostanza attenuante del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990, il giudice è tenuto a valutare complessivamente tutti gli elementi indicati dalla norma, in particolare quelli che attengono all'oggetto materiale del reato, come la quantità e la qualità delle sostanze stupefacenti oggetto della condotta criminosa, dovendo conseguentemente escludere la concedibilità dell'attenuante quando anche uno solo di tali elementi porti a escludere che la lesione del bene giuridico protetto sia di lieve entità. Inoltre, il giudice di merito, nell'esercizio del suo potere discrezionale diretto alla concessione o al diniego delle attenuanti generiche, può attingere elementi di valutazione anche dalle circostanze di cui all'art. 133 c.p., come i precedenti penali dell'imputato e il suo inserimento in un contesto di spaccio più ampio del singolo episodio oggetto di contestazione, in assenza di altri elementi apprezzabili positivamente in suo favore. Infine, la struttura motivazionale della sentenza di appello si salda con quella precedente per formare un unico complesso argomentativo, senza che vi sia un inadempimento all'obbligo di motivazione nel caso in cui il giudice di appello abbia accertato e valutato il materiale probatorio con criteri omogenei a quelli usati dal giudice di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. MARMO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MULLIRI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/02/2008 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARMO MARGHERITA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. PASSACANTANDO Guglielmo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'accoglim…

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