Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 44327 del 29 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44327PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, che giustifica l'adozione di una misura cautelare, deve essere desunto sia dalle specifiche modalità e circostanze del fatto-reato, sia dalla personalità dell'indagato, oggettivamente valutata sulla base dei precedenti penali e della condotta pregressa e successiva al fatto. Pertanto, il giudice, nel valutare le esigenze cautelari, non può limitarsi alle sole modalità e circostanze del fatto, ma deve considerare anche gli elementi favorevoli della personalità dell'indagato, come l'incensuratezza e l'eventuale giovane età, pur senza attribuire loro un peso determinante laddove emergano gravi indizi di colpevolezza e concreti pericoli di reiterazione del reato, desumibili dalla quantità di stupefacente trattato, dalle modalità professionali della condotta e dal ruolo direttivo svolto nell'ambito di un'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, anche in presenza di parziali dichiarazioni confessorie non indicative di un effettivo ravvedimento. In tali casi, la conferma della misura cautelare della custodia in carcere risulta pienamente giustificata, in quanto l'esigenza cautelare di prevenzione del pericolo di reiterazione del reato prevale sugli elementi favorevoli della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Lionello - Presidente

Dott. BARTOLOMEI Luigi - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FA. Fa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 18.12.2006 del Tribunale di Torino;

visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il procedimento;

udita relazione del Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Il Tribunale del riesame di Torino ha rigettato l'app…

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