Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 768 del 2023

ECLI:IT:TARLE:2023:768SENT

Massima

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La sopravvenuta carenza di interesse alla decisione del ricorso, integrato da motivi aggiunti, comporta la dichiarazione di improcedibilità del giudizio, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti in causa. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che, qualora nel corso del giudizio amministrativo sopravvenga la mancanza di interesse della parte ricorrente alla decisione del ricorso, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del giudizio, senza entrare nel merito della controversia. Tale soluzione è giustificata dalla natura strumentale del processo amministrativo, volto alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che viene meno quando l'interesse stesso cessa di esistere. In tali casi, il giudice non può pronunciarsi nel merito, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse. Questa regola trova applicazione indipendentemente dalla fase processuale in cui si verifica la perdita di interesse, essendo sufficiente che essa intervenga prima della decisione definitiva sulla domanda. La declaratoria di improcedibilità, pertanto, costituisce l'unica pronuncia possibile in presenza di una sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il giudice non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a prendere atto del venir meno dell'interesse sostanziale che legittimava l'azione.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2023

N. 00768/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00486/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 486 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Aseco S.p.A., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ginosa, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Lecce, via Lupiae, n.53;

per l’annullamento

per quanto riguarda il …

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