Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1637 del 2014

ECLI:IT:TARMI:2014:1637SENB

Massima

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La presentazione di un'istanza di permesso di costruire in sanatoria, ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, da parte del destinatario di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, rende improcedibile il ricorso giurisdizionale avverso tale provvedimento, in quanto l'accoglimento della domanda di sanatoria legittimerebbe le opere in questione e renderebbe non più applicabile la sanzione demolitoria, mentre il rigetto della stessa imporrebbe all'amministrazione comunale il previo esame della richiesta di sanatoria prima di poter rinnovare il procedimento ripristinatorio, facendo così venir meno l'interesse del ricorrente a contestare il provvedimento di demolizione originariamente impugnato. In entrambi i casi, il nuovo provvedimento dell'amministrazione, di accoglimento o di rigetto della domanda di sanatoria, varrebbe comunque a superare l'ordinanza di demolizione impugnata, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 01665/2014
REG.RIC.

N. 01637/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01665/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1665 del 2014, proposto da:
Antonio Ravo, rappresentato e difeso dagli avv. Stefano Nespor, Federico Boezio, Antonio Mannironi, con domicilio eletto presso lo studio di questi ultimi due, in Milano, via Cadore 36;

contro

Comune di Chiavenna, non costituito in giudizio;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

- dell'ordinanza n. 2/20134 del 21 febbraio 2014 del Responsabile del Servizio tecnico del Comune di Chiavenna;

- della relazione istruttoria PE 187/2013 del 20.02.2014;

- del verbale di sopralluogo del …

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