Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3232 del 23 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3232PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (c.d. DASPO) può essere legittimamente disposto anche in assenza di una sentenza di condanna definitiva, sulla base di gravi indizi di pericolosità sociale del soggetto, desumibili da precedenti episodi di violenza e turbativa dell'ordine pubblico in occasione di eventi sportivi, nonché da denunce e procedimenti penali in corso. Tale misura di prevenzione, finalizzata a tutelare la sicurezza pubblica, non presuppone necessariamente l'accertamento della responsabilità penale dell'interessato, essendo sufficiente la valutazione della sua pericolosità sociale, anche in relazione a precedenti comportamenti violenti, a prescindere dall'esito del procedimento penale. L'obbligo di presentazione alle forze di polizia prima, durante e dopo le manifestazioni sportive, nonché l'estensione del divieto di accesso anche alle vie di transito e ai luoghi limitrofi agli impianti sportivi, sono misure proporzionate e adeguate alla finalità di prevenzione, in considerazione della concreta pericolosità del soggetto, desunta da precedenti episodi di violenza e turbativa dell'ordine pubblico. Tali prescrizioni, pur incidendo sulla libertà di circolazione, sono legittime in quanto necessarie e funzionali alla tutela di interessi pubblici preminenti, quali la sicurezza e l'ordine pubblico nelle manifestazioni sportive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. ONORATO Pierluigi - Consigliere

Dott. PETTI Ciro - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. FA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 21/04/2008 GIP TRIBUNALE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORDOVA AGOSTINO;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza del 21.4.2008 il G.i.p. di Roma convalidava il provvedimento del Questore con cui veniva inibito a Po. Fa. di accedere …

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