Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13597 del 24 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13597PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'adeguatezza e la proporzionalità della misura cautelare della custodia in carcere, è tenuto a esaminare tutti gli elementi specifici dedotti dalla difesa in relazione al caso concreto, ivi compresi quelli che il giudice per le indagini preliminari non aveva potuto valutare ai fini dell'idoneità della misura cautelare in ragione della pregressa vigenza della presunzione assoluta di adeguatezza della custodia in carcere per i reati aggravati ai sensi del D.L. n. 152 del 1991, art. 7. Ciò in quanto la Corte costituzionale, con la sentenza n. 57 del 2013, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di tale presunzione, imponendo al giudice di merito di verificare, anche in relazione a tali reati, se le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure diverse dalla custodia in carcere, sulla base di elementi specifici relativi al caso concreto. Inoltre, il giudice di merito è tenuto a valutare attentamente le argomentazioni difensive concernenti l'insussistenza di gravi indizi di colpevolezza, anche alla luce di precedenti provvedimenti cautelari che abbiano escluso la sussistenza di tali indizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza emessa il 10 luglio 2013 dal Tribunale di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. Dott. CANEVELLI Paolo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

osserva:

CONSIDERATO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 10 maggio 2013 il Tribunale di Napoli ha rigettato l…

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