Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può essere escluso sulla base di una precedente condanna per un reato estinto a seguito del positivo espletamento del lavoro di pubblica utilità, ai sensi dell'art. 186, comma 9-bis, del Codice della Strada. Tuttavia, il giudice può legittimamente negare il beneficio sulla base di una valutazione complessiva della pericolosità sociale del reo e della sua capacità a delinquere, desumibili anche dalla commissione di un nuovo reato dopo l'estinzione della precedente condanna. Il giudice del rinvio è vincolato al principio di diritto enunciato dalla Corte di Cassazione in sede di annullamento, non potendo rivalutare in chiave ostativa il precedente penale estinto. La mancata concessione del beneficio deve essere adeguatamente motivata, con riferimento ai criteri di cui agli artt. 163 e ss. c.p., senza che sia necessario l'accoglimento di tutti i motivi di ricorso, essendo sufficiente una delle autonome e autosufficienti "rationes decidendi" poste a fondamento della decisione.