Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1080 del 2016

ECLI:IT:TARVEN:2016:1080SENB

Massima

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Il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato è legittimo quando il lavoratore extracomunitario, pur essendo stato in precedenza titolare di un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato, risulta successivamente privo di idonei mezzi di sussistenza e non abbia provveduto a cercare una nuova occupazione entro il termine massimo di un anno dalla perdita del precedente impiego, come previsto dall'art. 22, comma 11, del D.Lgs. n. 286/1998. Inoltre, la Questura può legittimamente valutare, ai fini del rinnovo, la condotta del richiedente, anche in relazione a precedenti condanne penali, le quali, pur non denotando necessariamente una pericolosità sociale rilevante, possono comunque essere sintomatiche di una mancata integrazione sociale, che costituisce uno dei requisiti per il rinnovo del permesso di soggiorno. Pertanto, il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato è legittimo quando il richiedente non sia in grado di dimostrare la disponibilità di idonei mezzi di sussistenza e non abbia provveduto a cercare una nuova occupazione entro il termine massimo previsto dalla legge, nonché quando la sua condotta, anche in relazione a precedenti condanne penali, risulti sintomatica di una mancata integrazione sociale.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/09/2016

N. 01080/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00969/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 969 del 2016, proposto da:
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato
ope legis
ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm. presso la Segreteria del T.A.R. Veneto in Venezia, Cannaregio 2277/2278;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, e Questura di Verona, in persona del Questore
pro tempore
, entrambi rappresentati e difesi
ope legis
dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui Uffici sono legalmente domiciliati in Venezia, ((omissis)), 63;

per l'annullam…

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