Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 565 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:565SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di cessazione dell'attività di un'impresa, adottato a seguito di un procedimento volto all'accertamento della classificazione di un'attività come insalubre, è improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'attività sia già cessata, indipendentemente dalla legittimità o meno del provvedimento stesso. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sulla natura essenzialmente demolitoria del giudizio amministrativo, che mira all'annullamento di un provvedimento lesivo di una situazione giuridica soggettiva, e sulla conseguente impossibilità di pronunciarsi su un atto ormai privo di effetti. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, in assenza di un interesse concreto ed attuale alla decisione, rappresenta pertanto l'unica pronuncia possibile in tali casi, in ossequio ai principi di economia processuale e di giustizia del caso concreto.

Sentenza completa

N. 04007/1996
REG.RIC.

N. 00565/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04007/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4007 del 1996, proposto da:
C.R.R.F. S.r.l. + 36, rappresentata e difesa dagli Avv. Gianluca Gariboldi e Stefano Soncini, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Milano, viale Elvezia, n. 12

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Maria Rita Surano e Salvatore Amendola con domicilio eletto presso gli Uffici dell’Avvocatura comunale, in Milano, via Andreani, n. 10

per l'annullamento

dell’ordinanza sindacale n. 28 del 23 settembre 1996 con la quale è stata ordinata la cessazione dell’attività della ricorrente;<…

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