Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3319 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3319SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso i provvedimenti di sospensione e demolizione di un chiosco per la vendita di quotidiani e periodici, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto il Comune aveva successivamente autorizzato l'ottimizzazione della collocazione del chiosco, consentendone il trasferimento. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito di un mutamento della situazione di fatto o di diritto, determinato da atti successivi dell'amministrazione, comporta l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso. Ciò in quanto il giudizio amministrativo è volto all'accertamento della legittimità dell'azione amministrativa in relazione agli interessi sostanziali dedotti in giudizio, che devono permanere per tutta la durata del processo. Il sopravvenuto soddisfacimento dell'interesse del ricorrente, anche in pendenza del giudizio, determina il venir meno della sua legittimazione processuale e l'improcedibilità del ricorso, essendo venuta meno la materia del contendere. La massima sottolinea altresì che, in tali casi, il giudice amministrativo, pur dichiarando l'improcedibilità del ricorso, può disporre la compensazione delle spese tra le parti, in considerazione della peculiarità della vicenda e del mutamento della situazione fattuale e giuridica intervenuto nel corso del giudizio.

Sentenza completa

N. 00462/2008
REG.RIC.

N. 03319/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00462/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 462 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Frascati, 10;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- quanto al ricorso introduttivo:

della determinazione dirigenziale n. 2049 25.10.2007, con la quale ai sensi dell’art. 35 del T.U.E., è stata ordinata la sospensione dei lavori di installazione di un chiosco per la vendita dei quotidiani e periodici, e di tutti gli ulteriori atti p…

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