Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43603 del 29 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:43603PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'imputato che si trova in stato di detenzione per altra causa e ha espressamente rinunciato a comparire all'udienza di discussione del giudizio di primo grado non è assimilabile all'imputato contumace (oggi assente) e, pertanto, non gli è dovuta la notifica dell'estratto contumaciale della sentenza di primo grado ai sensi dell'art. 548 c.p.p., comma 3. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sulla motivazione della sentenza è limitato alla verifica della sua coerenza strutturale e della sua logicità, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto, salvo il caso di manifesta illogicità. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla personalità del reo, desumibile dai suoi precedenti penali, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi. La determinazione della pena, entro i limiti edittali, rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza pronunciata dalla Corte di appello di Palermo in data 20/11/2014;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20/11/2014, la Corte di appello di Palermo confermava la pronuncia emessa da…

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