Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32041 del 12 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32041PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso avverso il decreto di conferma della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno, afferma che il vizio di motivazione in materia di prevenzione non è deducibile in sede di legittimità, essendo rilevanti solo l'omessa motivazione o la mera apparenza della stessa, che costituiscono violazione di legge. Nel caso di specie, la motivazione del provvedimento impugnato è ritenuta esistente, logica e congruente, in quanto fondata su circostanze oggettive relative alla lunga militanza mafiosa del proposto, culminata nell'assunzione di un ruolo verticistico nell'associazione criminale, nonché nel concorso in un reato di danneggiamento. Tali elementi, dotati di indiscutibile forza esplicativa, rendono legittimo il giudizio di pericolosità sociale, non potendo essere superati dalle mere affermazioni del ricorrente circa la sua volontà di riscatto e il suo progetto di reinserimento sociale, in quanto non incidenti sulle circostanze poste a fondamento della misura. Inoltre, il provvedimento impugnato non preclude al proposto la possibilità di richiedere in qualsiasi momento la modifica delle condizioni stabilite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 06/03/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;
lette le conclusioni del Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. PERELLI Simone, che ha insistito per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di Palermo ha, col decreto impugnato, confermato quello emesso dal locale Tribunale, che aveva disposto a cari…

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