Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33009 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33009PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla gravità del fatto, dalle modalità della condotta e dalla personalità degli imputati, caratterizzata da scarsa capacità di autocontrollo, costituisce di per sé un'autonoma esigenza cautelare che legittima l'applicazione della misura della custodia in carcere, anche in assenza di concreti e attuali indizi di pericolo di fuga, qualora le misure meno afflittive appaiano inidonee a scongiurare il rischio di nuovi gravi episodi di violenza. L'ordinamento non attribuisce alla Corte di Cassazione il potere di riesaminare le valutazioni discrezionali del giudice di merito in ordine all'adeguatezza delle esigenze cautelari e delle misure ritenute idonee, essendo tale apprezzamento riservato in via esclusiva al giudice competente per l'applicazione della misura cautelare e al Tribunale del Riesame, il cui controllo di legittimità da parte della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. SCOTTI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MORELLI F. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di FIRENZE;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA MORELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ANTONIO MURA;
La difesa deposita 2 nomine e chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Firenze che ha confermato l'ordinanza della Corte d'…

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