Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45548 del 5 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:45548PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso e per il concorso nell'omicidio e nel tentato omicidio, può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali la comprovata frequentazione dell'indagato con esponenti di spicco del clan mafioso di appartenenza, i risultati delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, l'arresto dell'indagato in occasione di un summit di camorra, le dichiarazioni accusatorie rese dai concorrenti nel reato, nonché la riconducibilità del fatto criminoso al contesto dello scontro in atto tra i clan rivali. Tali elementi, valutati nel loro complesso e in maniera non frammentaria, possono integrare un grave quadro indiziario, idoneo a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di eventuali discrasie o divergenze nelle singole dichiarazioni accusatorie, purché non incidenti sul nucleo essenziale delle stesse. Inoltre, ai fini della sussistenza del reato associativo, non è necessario che l'indagato abbia un ruolo di vertice nell'organizzazione criminale, essendo sufficiente il suo organico inserimento nella stessa, desumibile da una pluralità di elementi probatori, senza che assumano rilievo determinante conversazioni che possano avere un carattere neutro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. SANTACROCE Giorgio - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. MI. FA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/03/2007 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIRONI Emilio Giovanni;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. SORRENTINO Federico, per inammissibilita';

sentito l'Avv. ARICO' nonche' l'Avv. MAIELLO.

MOTIVI DELLA DECISIONE

L'ordinanza in epigrafe ha confermato, in sede di riesame, quella del g.i.p. appl…

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