Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10112 del 4 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:10112PEN

Massima

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La misura cautelare della custodia in carcere può essere confermata dal giudice di merito quando sussistono gravi indizi di colpevolezza, esigenze cautelari e proporzionalità della misura, anche in presenza di circostanze attenuanti che incidono sulla pena finale. Tuttavia, la revoca della misura cautelare per sopravvenute circostanze, come l'intervenuta pronuncia di sentenza di primo grado, determina la cessazione dell'interesse all'impugnazione, rendendo inammissibile il ricorso per cassazione. In tali casi, il giudice di legittimità non può pronunciarsi sul merito della vicenda cautelare, ma deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, senza porre a carico del ricorrente le spese del giudizio di cassazione né condannarlo al versamento di una somma alla cassa delle ammende, in assenza di colpa dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. MARINI Luigi - rel. Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 12/7/2012 del Tribunale di Torino, che ha confermato la misura cautela della custodia in carcere emessa il 29/5/2012 dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Aosta in relazione al reato previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, articolo 73 in relazione all'articolo 99 cod. pen., comma 4;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta da…

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