Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato di associazione di tipo mafioso, deve tenere conto con prudente apprezzamento anche dei risultati di indagini storico-sociologiche, purché adeguatamente vagliati e motivati, senza tuttavia essere esonerato dal dovere di accertare la fattispecie concreta sulla base delle prove acquisite. L'appartenenza a un'associazione di stampo mafioso può essere desunta anche dalla disponibilità di armi da parte del gruppo, dalla capacità di incutere timore nella popolazione attraverso atti intimidatori, nonché dalla continuità con precedenti organizzazioni criminali, anche se il gruppo non abbia raggiunto la stessa fama e prestigio criminale del passato. Tuttavia, l'identificazione di singoli partecipi all'associazione deve essere adeguatamente motivata sulla base di elementi probatori specifici, senza potersi fondare su meri ragionamenti apoditttici.