Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13827 del 23 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:13827PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico di un soggetto indagato per il reato di associazione di tipo mafioso, deve procedere a un'attenta e puntuale analisi delle risultanze investigative, evitando di fondare il proprio giudizio su interpretazioni congetturali o su elementi di prova non adeguatamente decodificati e contestualizzati. In particolare, il giudice è tenuto a verificare con rigore logico-giuridico l'effettiva portata probatoria delle intercettazioni telefoniche e ambientali, accertando se il linguaggio utilizzato dagli indagati sia effettivamente criptato e riconducibile ad attività illecite del sodalizio criminoso, ovvero se possa essere interpretato in chiave neutra, riferendosi a questioni familiari o a lecite attività imprenditoriali. Inoltre, il giudice deve valutare con cautela il valore probatorio delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, verificando se esse trovino riscontro nelle risultanze investigative e se siano riferite al periodo oggetto della contestazione. Infine, il giudice è tenuto a esaminare il rapporto tra la condotta attuale contestata e i precedenti penali dell'indagato, al fine di accertare l'eventuale continuità della sua posizione di vertice all'interno dell'associazione mafiosa. Solo attraverso un'attenta e ponderata valutazione di tutti gli elementi di prova, il giudice può pervenire a un giudizio di gravità indiziaria che sia effettivamente sorretto da una motivazione logica, coerente e immune da vizi di illogicità manifesta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/03/2017 del TRIB. DEL RIESAME di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
sentite le conclusioni del P.G. Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di CATANZARO chiede accogliersi i motivi di ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di PALMI che si riporta al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinan…

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