Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18578 del 17 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18578PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve stabilire se la decisione proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. L'illogicità della motivazione, come vizio denunciabile, deve essere percepibile "ictu oculi", dovendo il controllo di legittimità essere limitato a rilievi di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze. Per la validità della decisione non è necessario che il giudice di merito sviluppi nella motivazione la specifica ed esplicita confutazione della tesi difensiva disattesa, essendo sufficiente che la sentenza evidenzi una ricostruzione dei fatti che conduca alla reiezione della deduzione difensiva implicitamente e senza lasciare spazio ad una valida alternativa. Inoltre, il giudice di legittimità non può fornire una diversa lettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione di merito, né può stabilire se questa propone la migliore ricostruzione delle vicende che hanno originato il giudizio, ma deve limitarsi a verificare se la giustificazione della scelta adottata in dispositivo sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Infine, per prova decisiva, la cui mancata assunzione può costituire motivo di ricorso per cassazione, deve intendersi solo quella che, confrontata con le argomentazioni addotte in motivazione a sostegno della decisione, risulti "determinante" per un esito diverso del processo, e non anche quella che possa incidere sulla valutazione di affermazioni testimoniali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. PA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 25/2008 TRIBUNALE di UDINE, del 06/11/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE Domenico;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamene alla pena; rigetto nel resto;

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