Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6531 del 22 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:6531PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso e ad un'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, pur essendo reati distinti, possono concorrere nella stessa condotta, qualora vi siano elementi probatori idonei a dimostrare il coinvolgimento del soggetto in entrambe le organizzazioni criminali, con riferimento a tutti gli elementi, oggettivi e soggettivi, della condotta di partecipazione. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, debitamente valutate nella loro attendibilità intrinseca ed estrinseca, unitamente ad altre fonti di prova come le intercettazioni, possono costituire gravi indizi di colpevolezza per l'applicazione di misure cautelari personali, anche oltre il termine di centottanta giorni dalla manifestazione della volontà di collaborare, non operando tale limite nella fase delle indagini preliminari e delle misure cautelari. La sussistenza del pericolo di reiterazione dei reati, che giustifica l'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunta dalla gravità degli indizi di colpevolezza relativi alla partecipazione dell'indagato alle associazioni criminali, senza che assumano rilievo determinante eventuali elementi di normalità del suo stile di vita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CO. AR. FR. DA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 928/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 03/08/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Delehaye Enrico;

Udito il difensore avv. Zagarese Ettore.

OSSERVA

Con ordinanza del 3.8.2010, il Tribunale della Liberta' di Catanzaro, rigettava l'ist…

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