Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28424 del 2 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:28424PEN

Massima

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Il toccamento delle zone intime di una persona, anche se apparentemente giustificato da una visita medica, integra il reato di violenza sessuale qualora sia compiuto con modalità insidiose e abusive, approfittando dello stato di debolezza psicologica della vittima. La valutazione della credibilità della persona offesa, anche in assenza di riscontri esterni, deve essere effettuata in modo rigoroso e accurato, tenendo conto del particolare contesto in cui si sono svolti i fatti e dell'eventuale atteggiamento inizialmente passivo della vittima, dettato dal senso di vergogna e di umiliazione. Il giudice di merito può ritenere attendibili alcune parti della dichiarazione della persona offesa e non altre, purché fornisca una congrua spiegazione delle ragioni di tale valutazione frazionata, sempre che l'inattendibilità di alcune circostanze non sia talmente macroscopica da compromettere l'intero racconto. La condotta del medico, consistita nell'abbassamento non repentino degli indumenti intimi della paziente e nel successivo toccamento delle sue parti intime, al di fuori di qualsiasi finalità diagnostica o terapeutica, integra gli estremi della violenza sessuale, in quanto realizza una situazione di doloso sfruttamento della posizione di inferiorità in cui si trova la vittima, ridotta a mero strumento per l'altrui soddisfacimento sessuale. Il ricorso per cassazione che ripropone le medesime censure già esaminate e ritenute infondate dal giudice di appello deve essere dichiarato inammissibile per genericità e mancanza di specificità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2478/2012 CORTE APPELLO di MILANO, del 21/03/2013;

i dalla legge visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO.

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Ambrosio V. che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito per la parte civile l'Avv. (OMISSIS) di Roma;

Udito il difensore Avv. (O…

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