Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12337 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:12337SENT

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione commerciale per l'intera struttura, successivamente all'adozione del provvedimento impugnato, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, rendendo il ricorso improcedibile. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato, a seguito del sopravvenuto rilascio del titolo autorizzativo richiesto, comporta l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure proposte. Ciò in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto, quale presupposto per l'ammissibilità del ricorso, deve permanere per tutto il corso del giudizio, venendo meno qualora l'obiettivo perseguito dal ricorrente sia stato comunque raggiunto, anche per effetto di atti successivi all'impugnazione. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato, a seguito del sopravvenuto rilascio del titolo autorizzativo richiesto, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza originaria delle censure proposte. Infatti, l'interesse all'annullamento, quale presupposto per l'ammissibilità del ricorso, deve permanere per tutto il corso del giudizio, venendo meno qualora l'obiettivo perseguito dal ricorrente sia stato comunque raggiunto, anche per effetto di atti successivi all'impugnazione. Il principio di diritto è che il venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto, a seguito del conseguimento del risultato perseguito, comporta l'improcedibilità del ricorso, in quanto l'interesse all'azione deve sussistere non solo al momento dell'introduzione del giudizio, ma anche per tutto il suo svolgimento fino alla decisione finale. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso qualora accerti che l'interesse del ricorrente sia venuto meno per fatti sopravvenuti, anche se precedentemente il ricorso risultasse fondato nel merito.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/12/2018

N. 12337/2018 REG.PROV.COLL.

N. 06289/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6289 del 2005, proposto da:
Soc Sfb S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Leonardo Lavitola, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Costabella, 23;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall' avvocato Guglielmo Frigenti, dell’Avvocatura Capitolina, domiciliata presso la sua sede in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

(con il ricorso e con i motivi aggiunti), della determinazione dirigenziale n. 2512 del 7 giugno 2005 con cui il Dip. V…

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