Cassazione penale Sez. I sentenza n. 23444 del 31 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23444PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno può essere legittimamente applicata quando sussistono elementi concreti e obiettivi, desumibili anche da precedenti penali, procedimenti pendenti e condotte reiterate nel tempo, che dimostrino la pericolosità sociale del soggetto e il concreto pericolo di nuova commissione di reati, a prescindere dalla mera condanna penale. Il giudizio di pericolosità sociale non può basarsi su valutazioni meramente soggettive, ma deve risultare da un'analisi globale della personalità del proposto, considerando il suo tenore di vita, le sue frequentazioni, i suoi comportamenti processuali e ogni altra manifestazione oggettivamente contrastante con la sicurezza pubblica. Anche i fatti criminosi in corso di accertamento, purché caratterizzati da eventi simili o identici a quelli già commessi, possono essere presi in considerazione per valutare la concreta possibilità di reiterazione della condotta illecita, a prescindere dal loro accertamento definitivo. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari, purché la motivazione sia logica, completa e scevra da errori manifesti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso il decreto n. 29/2018 della Corte di Appello di Palermo in data 08/07/2019;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Letto il parere del P.G., nella persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto in data 20/01/2016 la Corte d'Appello di Palermo, Sezione per le misure di prevenzione, a seguito dell'impug…

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