Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5542 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:5542SENB

Massima

La chiusura di una comunità alloggio disposta dall'autorità amministrativa, pur legittima all'origine, può determinare il venir meno dell'interesse al ricorso giurisdizionale qualora, nelle more del giudizio, la struttura abbia già cessato la propria attività in ottemperanza al provvedimento impugnato. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di lite tra le parti in ragione dello svolgimento della vicenda processuale. La pronuncia di improcedibilità per cessazione della materia del contendere consente di evitare un inutile dispendio di attività processuale, preservando al contempo il principio di economia dei mezzi processuali.

Sentenza completa

N. 02164/2013
REG.RIC.

N. 05542/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02164/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2164 del 2013, proposto da:
((omissis)) e Serenità Onlus, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Roma, via Lucrezio Caro, 63;

contro

Comune di Fabrica di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo stesso in Roma, via Casilina,1674;

per l'annullamento

del provvedimento prot. ord. n. 1/13 U.C. n. 11/13 Reg. Ord dell’8.2.2013 riguardante la chiusura della Comunita' Alloggio denomi…

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