Il provvedimento di chiusura di una struttura socio-assistenziale non autorizzata, adottato al fine di tutelare la salute degli ospiti, è legittimo quando la residenza delle persone anziane non integra il modello del cohousing, caratterizzato dalla piena volontarietà della condivisione abitativa in condizioni di autosufficienza e senza l'intermediazione di soggetti terzi esterni all'esperienza, ma risulta invece finalizzata, in tutto o in parte, a consentire l'erogazione di prestazioni di assistenza e sostegno da parte di terzi, dai quali dipende l'organizzazione dell'ambiente. In tale ipotesi, la struttura è soggetta ai requisiti previsti dalla normativa regionale a tutela degli utenti, come l'autorizzazione all'apertura e al funzionamento e il prescritto parere igienico-sanitario. Tuttavia, il provvedimento di chiusura deve essere rimeditato in parte qua dall'Amministrazione, al fine di valutare la possibilità per gli anziani di permanere in loco con adeguato titolo negoziale, senza intermediazioni, a differenti condizioni e con la dovuta assistenza.